Marsala è un comune di 77.013 abitanti in Provincia di Trapani, sulla costa occidentale della Sicilia; è per numero di abitanti il quinto comune siciliano.Nei sui 250 Km quadrati di estensione ha un ricco patrimonio culturale e paesaggistico.

 

Storia Di.....

 

Nel 397 a.C. la colonia fenicio-punica di Motya, fiorita sull'isola di San Pantaleo, a poche miglia dalla costa della Sicilia sud-occidentale, fu invasa e distrutta dal tiranno di Siracusa Dionisio I. I superstiti si rifugiarono sulla costa siciliana e fondarono un nuovo insediamento a cui diedero il nome di Lylibeo, ossia "la città che guarda la Lybia", perché, appunto, Lybia veniva chiamata allora tutta la costa settentrionale dell'Africa.
La Lylibeo cartaginese passò in mano ai romani nel 241 a.C., per divenire uno dei centri più importanti della Provincia siciliana: nucleo di scambi e commerci, sede del pretore e del questore, fu arricchita di ville ed edifici pubblici, tanto da meritarsi l'appellativo di splendidissima urbs datole da Cicerone, questore tra il 76 e il 75 a.C.
Devastata dai Vandali all'inizio del V secolo d.C., fu annessa nel VI all'impero di Giustiniano e visse secoli bui, segnati dal disinteresse di Bisanzio e dalle incursioni dei pirati. L'arrivo degli arabi, nel IX secolo, segnò anche la ripresa dei traffici commerciali e l'inizio della rinascita della città, che fu ribattezzata Marsa Alì o Marsa Allah (Porto di Alì o anche Porto (Marsa) Alì (Grande) - data la grandezza dell'antico porto sito presso Punta d'Alga - o Porto di Allah), donde poi il nome attuale. La crescita economica e demografica portò ad un importante sviluppo urbanistico, improntato al modello arabo.
A partire dalla fine dell'XI secolo si susseguirono le dominazioni normanna, sveva, angioina e aragonese. Sotto la dominazione della casa spagnola, Marsala poté godere di un periodo di sviluppo e benessere, grazie al porto e alla coltivazione del fertile entroterra. La città visse una nuova fase di espansione e divenne una delle più importanti piazzeforti siciliane.
Ma l'interramento del grande porto di Punta d'Alga, disposta nel 1575 dall'imperatore Carlo V per fermare le incursioni saracene, segnò la fine di questa fioritura.
Da questo momento bisogna aspettare due secoli per avere un'altra svolta nella storia della città. Alla fine del '700, fu ancora una volta un arrivo dal mare a cambiarne le sorti: l'approdo dell'inglese John Woodhouse che "scoprì" il vino marsala e ne avviò l'esportazione annoverando tra i suoi più illustri clienti l'ammiraglio Nelson e la flotta britannica. Si deve ai Woodhouse l'esplosione dell'economia marsalese e la messa in opera con propri fondi di numerose opere infrastrutturali tra cui il nuovo porto di Margitello.
Proprio in quel porto avvenne un'altro sbarco importante per la storia della città: quello di Giuseppe Garbaldi che, sbarcando a Marsala l'11 maggio 1860 con i suoi leggendari Mille, decise di iniziare proprio da qui l'unificazione dell'Italia.
Nella storia di Marsala vi è però anche un altro 11 maggio, un triste ricordo per la cittadinanza, quello del 1943: un bombardamento britannico sul centro abitato causò numerose vittime tra i civili e sfregiò prerennemente il centro storico barocco della città.